Dottorandi

Progetti di ricerca dei dottorandi sui temi del progetto “Dipartimento di Eccellenza”: Digital Humanities e Studi sulla Traduzione

I progetti attualmente in corso di svolgimento sono i seguenti:

 

Francesca Almini

La Lingua dei Segni Italiana (LIS) nelle scuole del XXI secolo: uso, traduzione, didattica

Tutor: Federica Venier

Questo progetto di ricerca intende indagare la situazione attuale della scuola italiana rispetto all’ambito della sordità da diversi punti di vista. Il primo obiettivo è quello di censire il panorama italiano che si occupa dell’educazione dei sordi, individuando tutte quelle strutture che accolgono bambini sordi, siano esse scuole con una forte specializzazione in merito o semplicemente realtà con una piccola progettualità. Si è visto, infatti, che le informazioni attualmente disponibili in merito sono solo parziali e non aggiornate e dunque necessitano di essere completamente riviste e rinnovate. Una volta completata la mappatura, proprio nell’ottica delle “Digital Humanities”, si intende fondare un sito internet che dia traccia delle varie strutture scolastiche identificate, in modo da rendere accessibile a tutti la consultazione delle informazioni reperite. Successivamente, in accordo con l’altro focus della mia ricerca, la “traduzione”, si andrà direttamente sul campo a visitare alcune scuole per indagare gli aspetti che riguardano l’ambito linguistico: in particolare si esamineranno le diversità morfologiche esistenti fra l’italiano e la lingua dei segni italiana (LIS). In ultimo luogo, delineato il panorama educativo italiano, sarà interessante poterlo confrontare con realtà internazionali più avanzate.

 

Francesco Caprioli

La posizione sintattica del Nachfeld tra tedesco parlato e traduzione in italiano. uno studio su corpora digitali

Tutor: Moroni                       

Lettori: Valentini, Cammarota

L’obiettivo del presente progetto di ricerca è indagare le forme e le funzioni delle occupazioni averbali del Nachfeld, posizione sintattica del tedesco – secondo le norme dello scritto spesso non occupabile – che si trova oltre la chiusura sintattica della frase, nei discorsi dei deputati del Parlamento Tedesco e del Parlamento Europeo. In particolare, si intende verificare l’ipotesi secondo cui, contrariamente a un’opinione molto diffusa in letteratura, il Nachfeld giochi un ruolo fondamentale in questo tipo di generi testuali del tedesco parlato. Per condurre la ricerca, si intende creare dei corpora digitali con documenti audio/video dei discorsi politici in oggetto e le corrispondenti trascrizioni. In un secondo momento si prevede di esaminare i dati su diversi livelli: oltre ad analizzare le caratteristiche sintattico-lessicali degli elementi nel Nachfeld, si verificheranno le scelte di trascrizione nella messa per iscritto ad opera degli stenografi del Bundestag così come – in ottica contrastiva – le scelte di traduzione di tale fenomeno in italiano effettuate dagli interpreti dell’Europarlamento. Con il presente progetto ci si aspetta di dimostrare sulla base di dati sia quantitativi che qualitativi che il Nachfeld ha un ruolo importante nel tessuto retorico della lingua dei discorsi parlamentari. Inoltre, si renderanno disponibili i corpora digitali di parlato costruiti per la comunità scientifica, sviluppando una tassonomia di tipologie di occupazione del Nachfeld secondo la forma sintattica, il contenuto lessicale e lo scopo comunicativo. Infine, si intende contribuire alla ricerca in ambito contrastivo tedesco-italiano individuando le possibili corrispondenze tra tali categorie e le scelte traduttive degli interpreti dell’Europarlamento.

 

Maria Teresa Caggiano

Pragmatic Annotation for a Speech Act Analysis of an Old English Text Corpus

Tutor: Maria Grazia Cammarota

The research project here proposed is part of a new branch of historical pragmatics, called pragma-philology, whose main aim is to analyse linguistic data synchronically within the texts in which they occur, without tracing a historical-diachronic evolution. Accordingly, the study intends to analyse qualitatively and quantitatively the occurrence of speech acts within a corpus of Anglo-Saxon literary texts, traditionally defined as elegies, also proposing a comparative analysis with Latin models, where possible. For this purpose, the project will be conducted through a process of digital annotation of the corpus taken into consideration, as the marking of texts allows a more immediate and clearer observation of any philological and linguistic data. Among the various objectives underlying this research project, there is therefore the creation of a final, functional, and searchable database of those speech acts marked in the Anglo-Saxon and Latin texts. In addition, this research is led by the desire, first, to contribute to the creation of speech-act markers for the annotation process of ancient texts, secondly, to integrate the few pragma-philological studies in the Anglo-Saxon field, and finally to participate in the long-term debate on the Old English elegiac genre no longer from a lexical and thematic perspective but instead from a pragmatic point of view.

 

 

Matteo De Franco

Guta lag: traduzione e glossario

Tutor: Maria Grazia Cammarota

Il progetto di ricerca ha come oggetto il Guta lag. Databile al XIII secolo, si tratta di un testo di carattere legislativo nonché il più esteso scritto in gutnico, la lingua parlata nel Medioevo sull’isola svedese di Gotland. L’obiettivo del progetto consiste nell’approntarne la prima traduzione italiana al fine di ampliare il quadro delle leggi nordiche tradotte in italiano. Inoltre si appronterà anche la prima traduzione moderna del cosiddetto Statuto della gilda di Santa Caterina, il testo gutnico più tardo e più breve risalente al 1443, anch’esso di argomento giuridico. Il glossario posto in appendice alle due traduzioni avrà lo scopo di mettere in risalto le proprietà lessicali della lingua di partenza. 

 

 

Demis Galli

Sviluppi della legge Tobler-Mussafia in italiano dalla fine del Trecento al primo Cinquecento

Tutor: Federica Venier

L'obiettivo della mia ricerca è di indagare la distribuzione dei pronomi atoni in italiano dalla fine del Trecento al primo Cinquecento. L'analisi si concentra soprattutto sui verbi di modo finito, per i quali i criteri di occorrenza di enclisi e proclisi dei pronomi atoni in italiano antico sono descritti dalla legge Tobler- Mussafia, e dipendono dalla posizione occupata dal verbo all’interno della frase. Le ragioni per intraprendere questo percorso diacronico sono legate al fatto che la maggior parte degli studiosi che si occupano o si sono occupati di storia della lingua italiana indica il Quattrocento come il secolo in cui di sfalderebbe la legge Tobler-Mussafia, in cui cioè comparirebbero i primi esempi di proclisi in posizione iniziale assoluta di frase. La ricerca è condotta seguendo due vie: analisi di una sezione del corpus M.I.DIA. (in particolare, circoscrivendo l’indagine a due tipologie testuali, ossia la prosa letteraria e i testi di carattere personale, sia di area toscana che di altre aree linguistiche) e spoglio integrale di determinate opere di area toscana.

 

 

Giovanni Nichetti

Poesia sapienziale di scuola monastica anglosassone – Edizione critica digitale, traduzione e glossario di Precepts

Tutor: Cocco                        

Lettori: Cammarota

Il componimento anonimo anglosassone Precepts consta di 94 versi sapienziali contenuti ai ff. 80r-81r dell’Exeter Book. La sua composizione è stata stimata intorno all’VIII secolo, un contesto culturale più remoto rispetto a quello del X secolo, nel cuore della Riforma benedettina inglese, quando venne trascritto nell’unica copia a noi tràdita. Nonostante non abbia un numero particolarmente ampio di versi, Precepts manifesta una straordinaria complessità, tanto lessicale quanto contenutistica. Trattasi di un componimento fortemente influenzato dalla cultura cristiana, come suggerito dagli echi vetero-testamentari, in particolare dai libri dell’Esodo, del Deuteronomio e dei Proverbi. Il nucleo di Precepts è caratterizzato dal dialogo tra un genitore e un figlio – da cui traspare una dimensione spirituale, che rimanda all’ambiente claustrale e al rapporto fra un padre-maestro e il proprio probando. Il progetto intende fornire un’edizione critica di Precepts con traduzione del testo in italiano e glossario. Il componimento sarà contestualizzato alla luce della Riforma monastica. Sarà messo in relazione all’intero corpus religioso in inglese antico nell’ambito di una disamina lessicale coadiuvata dall’analisi delle collocazioni e da rimandi a testi agiografici e paraliturgici, al fine di suffragare la sua ipotetica aderenza ad una logica di scuola poetica monastica. Al fine di aumentare la fruibilità del lavoro, si propone di renderlo interamente disponibile online, in formato digitale, tramite un sistema di PDF correlati e facilmente interrogabili.

 

 

Laura Poggesi

Un inedito ricettario medico tramandato dal codice Cambridge, Trinity College Library, MS R.14.32: edizione e traduzione

Tutor: Maria Grazia Cammarota

My research project focuses on a medical book in Cambridge, Trinity College Library, MS R.14.32 from the second half of the Fifteenth century. Together with several theoretical treatises, the manuscript contains more than two hundred unedited medical recipes written in Middle English. The main goal of the project is to provide the first edition of the medical book, an Italian translation, and a glossary with technical words. Brining to light this unedited corpus will allow to widen the current number of documents relating to such texts and to shed some new light on medieval medical knowledge.

 

 

Elena Valvason

The rhetoric of sustainability: A cross-linguistic, corpus-assisted analysis of news discourse about the environment

Tutor: Gianguido Manzelli

Il progetto di ricerca è dedicato a un’analisi interlinguistica di discorso giornalistico italiano, inglese ed ungherese sul tema della sostenibilità ambientale, condotta con gli strumenti metodologici offerti dalla linguistica dei corpora nell'ambito dell'analisi (retorica) del discorso. In particolare, la ricerca si focalizzerà sulla costruzione retorica e discorsiva che quotidiani italiani, inglesi ed ungheresi hanno proposto della sostenibilità tra il 2015 e il 2016, in seguito alla pubblicazione dell’Agenda 2030.

XXXVIII Ciclo

Baiamonte Salvatore Matteo salvatore.baiamonte@unibg.it

Il siciliano tra tipologia, etnolinguistica e valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale

Tutor: Barbara Turchetta

Lettori: Federica Guerini

Il progetto, incentrato sul siciliano e le sue varietà, si muove principalmente entro i confini della tipologia semantica e lessicale e dell’etnolinguistica, e intende investigare le possibilità di apertura di quella che è una zona di contatto tra le due branche. Per farlo si è scelto di prendere le mosse dall’ambito dell’espressione linguistica del corpo umano, in quanto sede di natura e cultura, soglia tra un mondo interiore ed esteriore, ambito sul quale, dal punto di vista delle documentazioni sul siciliano, esiste già una certa produzione testuale di stampo documentario (atlanti linguistici, vocabolari, etc.). Obiettivo della ricerca è quello di tentare di proporre delle soluzioni ad alcune problematiche strutturali tanto negli studi di linguistica tipologica quanto in quelli di etnolinguistica, che tendono a non privilegiare il patrimonio linguistico italiano o per carenza di descrizioni linguistiche o per un tradizionale interesse verso aree più lontane e culturalmente distanti da quelle tipicamente occidentali. La ricerca verrà condotta partendo dall’analisi della letteratura scientifica sugli ambiti menzionati, ricercando utili apporti da altre discipline, per muovere poi all’analisi di dati linguistici già pubblicati e di dati che verranno raccolti sul campo presso parlanti nativi, per giungere poi alla loro analisi e all’elaborazione di riflessioni circa il contatto tra tipologia semantica e lessicale ed etnolinguistica e l’eventuale apertura di una nuova prospettiva di ricerca. Riflessioni, durante il percorso, verranno condotte anche sul tema della valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale, con riflessioni specifiche sull’ambito della Sicilia.

 

 

 

Bianco Antonio antonio.bianco@unibg.it

Strategie esplicite e implicite di rappresentazione dell’Altro, autorappresentazione e polarizzazione: uno studio corpus-based

Tutor: Zanchi                       

Lettori: Luraghi, Fiorentini

La ricerca ha come oggetto l’analisi delle strategie linguistiche esplicite e implicite utilizzate per rappresentare l’Altro, autorappresentarsi e introdurre nel discorso forme di contrapposizione sociale e/o politica. Questi aspetti saranno esaminati – nel contesto italiano – in relazione alla campagna elettorale 2022, alla narrazione delle migrazioni e alla campagna vaccinale anti-Covid. Inoltre, saranno oggetto d’analisi anche i meccanismi di autorappresentazione impiegati dai membri dei gruppi minoritari. Adottando una metodologia corpus-based, il progetto prevede la costituzione di un corpus di dati – diamesicamente e diafasicamente differenziati –   provenienti dal discorso pubblico e politico italiano.  In aggiunta, lo studio si prefigge l’obiettivo di approntare test percettivi, finalizzati a comprendere l’impatto dell’ingiustizia discorsiva.

 

 

 

Caprioli Francesco francesco.caprioli@unibg.it

La posizione sintattica del Nachfeld tra tedesco parlato e traduzione in italiano. uno studio su corpora digitali.

Tutor: Moroni                       

Lettori: Valentini, Cammarota

L’obiettivo del presente progetto di ricerca è indagare le forme e le funzioni delle occupazioni averbali del Nachfeld, posizione sintattica del tedesco – secondo le norme dello scritto spesso non occupabile – che si trova oltre la chiusura sintattica della frase, nei discorsi dei deputati del Parlamento Tedesco e del Parlamento Europeo. In particolare, si intende verificare l’ipotesi secondo cui, contrariamente a un’opinione molto diffusa in letteratura, il Nachfeld giochi un ruolo fondamentale in questo tipo di generi testuali del tedesco parlato. Per condurre la ricerca, si intende creare dei corpora digitali con documenti audio/video dei discorsi politici in oggetto e le corrispondenti trascrizioni. In un secondo momento si prevede di esaminare i dati su diversi livelli: oltre ad analizzare le caratteristiche sintattico-lessicali degli elementi nel Nachfeld, si verificheranno le scelte di trascrizione nella messa per iscritto ad opera degli stenografi del Bundestag così come – in ottica contrastiva – le scelte di traduzione di tale fenomeno in italiano effettuate dagli interpreti dell’Europarlamento. Con il presente progetto ci si aspetta di dimostrare sulla base di dati sia quantitativi che qualitativi che il Nachfeld ha un ruolo importante nel tessuto retorico della lingua dei discorsi parlamentari. Inoltre, si renderanno disponibili i corpora digitali di parlato costruiti per la comunità scientifica, sviluppando una tassonomia di tipologie di occupazione del Nachfeld secondo la forma sintattica, il contenuto lessicale e lo scopo comunicativo. Infine, si intende contribuire alla ricerca in ambito contrastivo tedesco-italiano individuando le possibili corrispondenze tra tali categorie e le scelte traduttive degli interpreti dell’Europarlamento.

 

 

 

Corbetta Claudia claudia.corbetta@unibg.it

Realizzazione di una treebank della Divina Commedia: profilazione linguistica delle cantiche dantesche e considerazioni di NLP sulla portabilità di parser di italiano contemporaneo sul volgare dantesco

Tutor: Luraghi                                 

Lettori: Passarotti, Zanchi

Il progetto di ricerca è incentrato sulla creazione di una treebank della Divina Commedia di Dante Alighieri, ossia un corpus annotato su più livelli linguistici (lemmatizzazione, morfologia e sintassi) secondo gli standard di Universal Dependencies. Il lavoro ha come obiettivi la profilazione linguistica in termini di complessità stilistica interna al poema stesso, nonché l’analisi delle peculiarità morfo-sintattiche proprie dell’italiano antico e il calcolo degli errori di annotazione morfo-sintattica che diversi parser istruiti su treebank di italiano contemporaneo (quali UD-pipe, LinguA e TINT) operano nella processazione di un testo in volgare, quale la Divina Commedia. La creazione di una treebank manualmente annotata della Divina Commedia prevede inoltre la realizzazione di una risorsa open, quindi disponibile e consultabile da parte della comunità scientifica e degli utenti interessati, agevolando studi che spaziano dall’Italianistica, fino a ricerche nel campo della Processazione Naturale del Linguaggio, volte all’istruzione di modelli sulla varietà dell’italiano antico.

 

 

 

Gemelli Sara sara.gemelli@unibg.it                                     

La lingua della misoginia online: un’analisi quantitativa e qualitativa della manosphere italiana

Tutor: Valentini        

Lettori: Fiorentini, Zanchi

Il presente progetto di ricerca mira a indagare le produzioni linguistiche in una varietà di ambienti online appartenenti alla cosiddetta manosphere (talvolta tradotto con manosfera, uomosfera, androsfera) in ambito italiano. Questa fitta rete di ambienti virtuali ospita gruppi di uomini che condividono ideologie e comportamenti di carattere misogino e antifemminista. Tali spazi costituiscono un terreno fertile per la creazione di linguaggi identitari utili ai membri delle comunità di pratica a marcare il confine tra in-group e out-group, e talvolta a opacizzare contenuti carichi d’odio. Nel corso del progetto ci si occuperà di analizzare la lingua utilizzata in queste community sia da un punto di vista quantitativo, per mezzo di metodi statistici e computazionali, sia da una prospettiva qualitativa, tramite l’analisi critica del discorso e la linguistica cognitiva. Lo scopo primario della ricerca è quindi quello di comprendere cosa costituisce l’identità linguistica delle singole realtà interne alla manosphere e cosa invece le accomuna. Secondariamente, si tenterà di indagare se e in che misura elementi della lingua della manosphere evadono i confini delle community arrivando al linguaggio Web più mainstream.

 

 

Giarda Martina martina.giarda@unibg.it         

Valency Patterns in Old and Middle English

Tutor: Luraghi                                 

Lettori: Cocco

Neither Old English nor Middle English valency patterns have been analysed in depth. Only studies on specific constructions have been carried out, e.g. on labile verbs or impersonal constructions, both synchronically in the two separate stages, and from a diachronic point of view. Using the ValPaL methodology (Malchukov & Comrie 2015), the aim of this project is to carry out a comprehensive and systematic study of all possible alternations and constructions that may affect valency, in Old and Middle English. The purpose of the project is twofold: on the one hand a synchronic analysis of the two stages, on the other a diachronic perspective, allowing to understand the evolution of this aspect of the language. The result of this corpus-based study will be part of the PaVeDa project and will complete the ValPaL database by Goddard (2013) for Present-Day English. This could allow to carry out other more specific studies both in diachrony, covering both the earlier and the contemporary stages of the language, and in a comparative perspective.

 

 

 

Giribaldi Elena elena.giribaldi@unibg.it          

Metaphorical images of Russia and the United States of America in the media: a study on the year 2022

Tutor: Formentelli                           

Lettori: Luraghi, Goletiani, Monti

Metaphors have been under scrutiny since ancient times. Originally, they were studied within the realm of rhetoric and poetics, later on of stylistics. However, the nature and functions of metaphors have been fully reconsidered in the last 40 years. Metaphors thrive in language: they structure reality and organize human knowledge into manageable fragments; allowing us to communicate idiosyncratic experiences, they save language and mental resources. The aim of this project is to examine metaphors as framing devices which variously forge the concept of nation, “a concept which requires constant imaging and inventing” (Stanojević & Šarić 2019: 6). Within the framework of Conceptual Metaphor Theory, the project aims at analyzing the metaphorical images of the United States of America and Russia on various levels of media discourse, i.e. newspapers, TV talk shows and social networks, so as to provide a classification of metaphors of the nation. Both American and Russian media will be taken into account in a comparative perspective, and linguistic data will be gathered from materials published in 2022.

 

 

Marchesi Chiara chiara.marchesi@unibg.it

Analisi linguistica della normativa russa e ucraina sulla proprieta intellettuale: il ruolo della vaghezza come strategia comunicativa e il problema delle definizioni

Tutor: Goletiani                    

Il presente progetto di ricerca ha lo scopo di realizzare un’analisi linguistica, in chiave contrastiva, della normativa russa e ucraina sulla proprietà intellettuale.
Dopo aver indagato brevemente il contesto extralinguistico che ha portato alla redazione delle due normative, si intende analizzarne struttura e aspetto terminologico anche in una prospettiva comparativa.
Quindi, verrà investigato il ruolo che la vaghezza (neopredelennost’), come strategia comunicativa, ricopre all’interno delle due normative, il che rappresenterà l’argomento centrale del progetto. La vaghezza della formulazione nei testi normativi è una caratteristica non solo inevitabile, ma spesso anche desiderabile per raggiungere gli obiettivi di onnicomprensività e inclusione propri del discorso giuridico: si analizzeranno gli elementi linguistici che possono essere considerati vaghi, identificando, inoltre, quali funzioni discorsive essi assolvono all’interno della normativa; parimenti, si evidenzieranno passi del testo in cui si giudichi necessario inserire elementi discorsivi che ne accrescano la vaghezza.
Infine, si prenderà in considerazione il problema della definizione degli oggetti a cui la normativa si applica, aspetto strettamente legato al tema della vaghezza.
L’obiettivo finale della ricerca è indagare lo sviluppo della terminologia giuridica nell’epoca post-sovietica al fine di colmare una lacuna significativa della slavistica, focalizzandosi, in particolare, sulle branche della russistica e dell’ucrainistica, messe a confronto.
Al contempo, il progetto intende fornire spunti interessanti per ricerche future. Ad oggi, infatti, sono pochi gli studi di lingua russa che trattano in modo dettagliato tematiche legate ai linguaggi settoriali, come quello del diritto della PI.

 

 

 

Nichetti Giovanni giovanni.nichetti@unibg.it

Poesia sapienziale di scuola monastica anglosassone – Edizione critica digitale, traduzione e glossario di Precepts

Tutor: Cocco                        

Lettori: Cammarota

Il componimento anonimo anglosassone Precepts consta di 94 versi sapienziali contenuti ai ff. 80r-81r dell’Exeter Book. La sua composizione è stata stimata intorno all’VIII secolo, un contesto culturale più remoto rispetto a quello del X secolo, nel cuore della Riforma benedettina inglese, quando venne trascritto nell’unica copia a noi tràdita. Nonostante non abbia un numero particolarmente ampio di versi, Precepts manifesta una straordinaria complessità, tanto lessicale quanto contenutistica. Trattasi di un componimento fortemente influenzato dalla cultura cristiana, come suggerito dagli echi vetero-testamentari, in particolare dai libri dell’Esodo, del Deuteronomio e dei Proverbi. Il nucleo di Precepts è caratterizzato dal dialogo tra un genitore e un figlio – da cui traspare una dimensione spirituale, che rimanda all’ambiente claustrale e al rapporto fra un padre-maestro e il proprio probando. Il progetto intende fornire un’edizione critica di Precepts con traduzione del testo in italiano e glossario. Il componimento sarà contestualizzato alla luce della Riforma monastica. Sarà messo in relazione all’intero corpus religioso in inglese antico nell’ambito di una disamina lessicale coadiuvata dall’analisi delle collocazioni e da rimandi a testi agiografici e paraliturgici, al fine di suffragare la sua ipotetica aderenza ad una logica di scuola poetica monastica. Al fine di aumentare la fruibilità del lavoro, si propone di renderlo interamente disponibile online, in formato digitale, tramite un sistema di PDF correlati e facilmente interrogabili.

 

 

Ruggiu Sarah sarah.ruggiu@unibg.it

Un’analisi diacronico-lessicale per una ricerca etnodialettale ligure                          

Tutor: Turchetta      

Il progetto nasce da un interesse per il panorama linguistico storico ligure e per la sua valorizzazione nell’ottica della diversità linguistica e culturale. Il cuore della ricerca sarà costituito da un’indagine lessicografica su varie tipologie di documenti redatti fra il XII secolo e il 1815, e dalla costruzione di un modello ragionato per la creazione di un dizionario etimologico-storico bilingue genovese-italiano. I testi verranno analizzati lessicalmente, e i lemmi individuati verranno studiati da un punto di vista semantico e grafico-morfologico in prospettiva diacronica. In un contesto in cui le lingue locali sono il vero tessuto d’appartenenza ad un territorio, il progetto promuoverà la riflessione sulla relazione tra lingua nazionale e regionale con la società e cultura ligure. L’indagine, quindi, farà leva sugli ambiti di studio come l’etnolinguistica e la geolinguistica.

 

 

Sala Marta marta.sala@unibg.it

Sociolinguistica dell’arabo: le varietà intermedie in Tunisia come caso studio

Tutor: Avallone                                

Lettori: Brugnatelli

Il progetto si basa sugli studi di sociolinguistica proposti a partire dalla fine degli anni Cinquanta, volti a descrivere la situazione che caratterizza il panorama sociolinguistico presente nei Paesi arabofoni e, in particolare, il rapporto tra l’arabo standard e le varietà locali di lingua araba. La presente ricerca si propone di indagare le scelte dei parlanti tunisini in discorsi orali semi-formali, che comportano l’uso della varietà standard e della varietà colloquiale tunisina. Dopo aver costituito con corpus di parlato, saranno analizzate le strategie di code-mixing e code-switching diglossici utilizzate dagli informanti, nonché l’eventuale presenza di prestiti e commutazioni di codice con lingue diverse dall’arabo. A seguito di un’analisi contrastiva tra il sistema linguistico dell’arabo standard e della varietà colloquiale tunisina, saranno, altresì, descritte le caratteristiche fonetiche, lessicali e morfo-sintattiche del codice utilizzato dai parlanti all’interno del corpus. L’obiettivo del progetto è, dunque, di fornire un contributo agli studi esistenti in merito al contesto diglossico dei Paesi arabofoni, sulla base dei dati empirici raccolti, rilevando, da un lato, le caratteristiche del sistema linguistico presente all’interno dei discorsi analizzati e, dall’altro, le funzioni svolte dalle varietà di lingua araba utilizzate dagli informanti.

 

 

 

Svanoni Roberta roberta.svanoni@unibg.it

Digitalizzazione e valorizzazione delle fonti scritte relative al monastero di Astino                          

Tutor: Molinelli                                 

Lettori: Rao

Ente convenzionato: Fondazione MIA

Il progetto intende indagare la fase tardomedievale – rinascimentale della storia del monastero d’Astino, a partire dall’analisi del patrimonio documentario dell’ente medesimo. La preliminare operazione di ricognizione e di censimento delle sopravvivenze archivistiche, che deve intendersi indirizzata anche a una ricostruzione - virtuale e teorica - dell’unità, della struttura originaria e della genesi dell’archivio monastico, si pone un duplice obiettivo. Da un lato, individuare le diverse prassi documentarie e le corrispettive politiche archivistiche dell’ente religioso per intercettarne i meccanismi di gestione e sistematizzazione della memoria e le modalità di scritturazione della stessa. Dall’altro lato, questa operazione di analisi e di schedatura della documentazione è finalizzata all’allestimento di un questionario di ricerca che, partendo dai pionieristici studi condotti dallo storico francese François Menant, permetta di indagare gli sviluppi che interessarono l’ente in epoca tardomedievale e rinascimentale, superando quel duplice “limite” cronologico e storiografico imposto dalla tradizione di studi.
L’intento di questa ricerca, infatti, è quello di coniugare la ricostruzione della storia del monastero con l’interpretazione delle scritture documentarie, assumendo quale punto di vista privilegiato il binomio archivio-memoria, nel tentativo di far emergere le modalità di selezione, registrazione e conservazione delle diverse memorie dell’ente, individuarne gli interpreti, gli strumenti, le esigenze, le finalità e gli eventuali spazi di interferenza e di intersezione con “memorie altre”; un’indagine, dunque, volta a intercettare i meccanismi di quel processo che condusse necessariamente ad una continua ri-scritturazione del territorio, della memoria e della storia.

XXXVII Ciclo

Progetto di ricerca: 
Estrazione e analisi di ruoli semantici da un corpus parallelo multilingue

L’obiettivo principale di questo progetto di ricerca è l’estrazione dei ruoli semantici da un corpus multilingue parallelo e l’analisi statistica dei pattern grammaticali degli argomenti dei verbi. Come ha evidenziato lo studio di Cysouw (2014), è possibile, utilizzando un corpus multilingue, ricavare una rappresentazione grafica delle distanze tra i ruoli semantici sulla base di analisi statistiche. L’approccio di questo progetto può essere definito come bottom-up, nel senso che non prevede la definizione a priori di ruoli semantici, ma ha come obiettivo quello di analizzare le caratteristiche grammaticali degli argomenti verbali estraendoli in modo automatico da un corpus e, potenzialmente, rappresentarli per mezzo di mappe semantiche (Haspelmath 2003). Questo progetto comporterà la costruzione di un corpus parallelo, multilingue ed allineato a livello di frase a partire dalle traduzioni dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli tratte dal Bible Corpus di Christodoulopoulos (2015).

 

Progetto di ricerca: 
Il progetto intende investigare la situazione sociolinguistica dei Sinti dell’Italia settentrionale con particolare riguardo alla comunità di Sinti Lombardi residente a Pavia, che dispone di repertori plurilingui prevalentemente articolati in italiano e in sinto, un varietà di romaní. In primo luogo verrà effettuata un’analisi dettagliata della conformazione dei repertori linguistici della comunità, evidenziando gli atteggiamenti dei parlanti verso i codici utilizzati, nonché le funzioni e gli usi ad essi associati. In secondo luogo, verranno investigate le modalità di commutazione di codice che caratterizzano le conversazioni dei Sinti Lombardi a livello endocomunitario, individuando eventuali motivazioni socio-interazionali e pattern strutturali che incentivano il passaggio da un codice all’altro. Per raggiungere il primo obiettivo verranno somministrati agli informanti questionari strutturati e semi-strutturati, mentre per raggiungere il secondo obiettivo verrà effettuata un’ampia raccolta e analisi di dati di parlato spontaneo o semi-spontaneo. Lo scopo finale della ricerca è mettere in evidenza le complesse funzioni identitarie che un gruppo marginale come quello dei Sinti Lombardi assegna ai codici linguistici di cui quotidianamente fruisce. Secondariamente, e più in generale, la ricerca mira a fornire un contributo all’ampio dibattito sulle funzioni e sulle caratteristiche del code-switching nel parlato bilingue.
 

Progetto di ricerca:
L’Historia de Antiquitate Regum Norwagiensium di Þórir munkr – Per uno studio linguistico-culturale di un’insolita saga norrena in lingua latina

Redatta in latino dal monaco benedettino norvegese Þórir (Theodoricus Monachus) verso la fine del XII secolo per celebrare le vite degli antichi sovrani della sua terra partendo dal regno di Harald Bellachioma (872-930) fino ad arrivare a quello di Sigurðr Jórsalafari (1103-1130), l’Historia de Antiquitate Regum Norwagiensium è un’opera storiografica che – per stessa ammissione dell’autore – fonda gran parte dei propri contenuti sul recupero di racconti di tradizione orale, ancora circolanti in area scandinava sul finire dell’era vichinga grazie al contributo degli scaldi islandesi. In un contesto soggetto a forte contaminazione culturale, stretto tra l’adesione ai paradigmi cristiani d’importazione e la ripresa selettiva di retaggi norreni, Þórir produsse una sinossi ibrida, dotata di una livrea linguistica certamente classica, ma tradente in più occasioni un’affezione – nei temi e nel linguaggio – per il patrimonio letterario nordico, sia saghico, sia scaldico. Assunta a modello dal redattore dell’Ágrip af Nóregskonungasögum, l’Historia gettò – insieme alla contemporanea Historia Norwegiae – le basi operative per la registrazione in forma scritta (avvenuta in Islanda a partire dal XIII secolo) delle saghe dei re di Norvegia. Il presente progetto di ricerca si prefigge l’obiettivo di produrre un’edizione critica (con traduzione ed esteso commento in lingua italiana) dell’Historia de Antiquitate Regum Norwagiensium, che sia in grado di porre adeguatamente in luce il fenomeno di sincretismo linguistico e culturale che le soggiace, aprendo ad un’analisi filologica volta a rintracciare nel panorama poetico e cronachistico norreno gli archetipi delle immagini disseminate da Þórir nelle ampie digressioni della sua opera. Un’indagine ulteriore consentirà poi di valutare in che modo e in che percentuale l’Historia possa aver influenzato – attraverso la decisiva mediazione dell'Ágrip af Nóregskonungasögum – la stesura dell'Heimskringla di Snorri Sturluson, la più importante fra le raccolte di saghe scandinave celebranti le imprese dei re di Norvegia. La vastità delle fonti impiegate da Þórir – il quale spazia con disinvoltura, nei propri richiami eruditi, da Paolo Diacono a Dudone di Saint Quentin, padre della storiografia normanna – ci permetterà infine di addentrarci con la nostra riflessione in altri contesti non direttamente collegati alla Scandinavia, ma comunque soggetti ad intense influenze culturali norrene – come il Danelaw britannico, la Rus’ di Kiev ed ovviamente la Normandia rollonide, con tutte le sue emanazioni – allo scopo di individuare i segnali dell’esistenza di una grande ecumene nordica perpetuatasi a livello letterario.

 

Progetto di ricerca:
Verbi di trasferimento in latino: struttura argomentale e alternanze di dō ‘dare’, ferō ‘portare’ e mittō ‘mandare’

Il mio progetto di ricerca è incentrato sulla struttura argomentale e sulle alternanze di tre verbi di trasferimento del latino: dō ‘dare’, ferō ‘portare’ e mittō ‘mandare’. Questi verbi sono generalmente costruiti con tre argomenti: un soggetto agente espresso dal caso nominativo, un oggetto diretto nel ruolo semantico di tema espresso dal caso accusativo e un oggetto indiretto codificato in modo variabile. Il terzo argomento, infatti, talvolta è marcato dal caso di dativo semplice, altre volte è inserito in un sintagma preposizionale introdotto dalla preposizione ad ed è flesso all’accusativo. L’obiettivo principale dello studio è descrivere e spiegare l’alternanza di costruzione con questi verbi in relazione a variabili quali caratteristiche referenziali (per esempio animatezza) del secondo e terzo argomento e ruolo semantico (per esempio ricevente o direzione) del terzo argomento. L’approccio sarà diacronico e basato su corpora: saranno analizzate le occorrenze dei tre verbi in corpora di autori latini a partire da Plauto e saranno annotati ruolo semantico, caratteristiche referenziali e morfologiche dei relativi argomenti.

 

Progetto di ricerca:
Sociopragmatica storica contrastiva di spagnolo, italiano e genovese dall’età moderna all’età contemporanea (secoli XVI-XXI)

Questa ricerca, basandosi su un corpus di testi mimetici dell’oralità, ha lo scopo di analizzare il sistema della (s)cortesia sviluppatosi in spagnolo, italiano e genovese dal Cinquecento all’età contemporanea, in prospettiva sia sincronica che diacronica, col fine di svolgere un’analisi contrastiva “triangolare”, nell’ottica di uno studio interculturale e interlinguistico. In particolare si analizzeranno, per ciascuna lingua, le modalità espressive degli atti direttivi, commissivi ed espressivi, considerando le strategie di cortesia positive e negative, in senso attenuativo e rafforzativo, e il sistema di allocuzione. Inoltre, fondamentale per questo studio sarà rapportare i dati rilevati con le realtà socioculturali del periodo storico di riferimento. Questo progetto ha perciò il duplice obiettivo di ampliare le conoscenze sull’evoluzione della (s)cortesia in spagnolo, italiano e genovese e di verificare, alla luce dei numerosi contatti storico-culturali, e quindi anche linguistici, se, come e quando i sistemi di (im)politeness nelle tre lingue si siano influenzati reciprocamente nel loro sviluppo socio-storico, comparandoli fra loro.

 

Progetto di ricerca:
Strutture correlative e contrasto – la diacronia dell’italiano in un quadro comparativo

Il progetto di ricerca mira a contribuire allo sviluppo dell'indagine sulle regolarità e sui principali fattori in gioco nei processi di mutamento dei connettivi che esplicitano la relazione di contrasto. L'obiettivo della ricerca è quello di analizzare qualitativamente e quantitativamente in ottica evolutiva i principali fattori (semantico-pragmatici, morfosintattici e distribuzionali) che caratterizzano e hanno caratterizzato le strutture che esprimono in italiano il contrasto sostitutivo. Questo tipo di contrasto, a differenza degli altri tipi (oppositivo e controaspettativo), viene espresso attraverso una configurazione sintatticamente complessa, essa infatti oltre all'eventuale presenza di un connettivo di contrasto avversativo-sostitutivo, richiede che il primo elemento sia negato dando luogo così ad una struttura correlativa paratattica ([neg. X] (e) [conn. sost. Y]). L'analisi di queste strutture verrà approfondita attraverso l'indagine parallela delle strutture subordinative corrispondenti ([cong. sub. sost. X] [Y] o [Y] [cong. sub. sost. X]). Il lavoro si baserà sull'analisi di corpora dell'italiano delle origini e dell'italiano contemporaneo. In particolare, per l'analisi diacronica, verrà creato un campione rappresentativo e bilanciato di testi di diverso genere presi da corpora dell'italiano antico. I risultati di tale studio permetteranno di osservare se e come diversi fattori si siano interfacciati tra loro per dare vita a queste strutture e, attraverso una breve indagine comparativa sull'espressione della sostituzione in altre lingue, individuare fenomeni di contatto e tendenze evolutive comuni.

XXXVI Ciclo

Shaping mixed identities through language choices: a case study on Sheng in Kenya

The present Ph.D. project aims at investigating some of the linguistic traits of Sheng, a mixed language that emerged from the highly complex sociolinguistic situation of the suburban areas of Nairobi. Sheng is an acronym for Swahili-English slang; its syntax and its phonologhy share a number of traits with the syntax and phonology of Swahili, whereas most of its vocabulary comes from the other (either autochthonous or exogenous) languages spoken in Kenya. Sheng is considered a youth identity marker, especially among young people. By establishing new boundaries and excluding those who cannot display a certain competence of this language, Sheng is reshaping the linguistic map of Nairobi. This Ph.D. project aims to describe the lexical and the morphosyntactic features of Sheng and to compare it with other languages in Kenya, in order to isolate the main linguistic traits tied to the expression of individual and group identity.

Lo sheng come strumento di costruzione di una identità mista

Prendendo ispirazione dallo scenario multilingue del Kenya, la presente ricerca si propone di approfondire alcuni fenomeni che caratterizzano il rapporto tra gli individui e le lingue che compongono il loro repertorio. In particolare, ci si concentrerà sullo sheng, una varietà mista sviluppatasi alcuni decenni fa nelle periferie di Nairobi caratterizzata da tratti sintattici e morfologici della lingua swahili e innesti lessicali dall’inglese e da altre lingue presenti sul territorio. Questa varietà sembra conferire ai giovani un’identità al di là dell’etnia, supera i confini sociali per unire chi la parla delineando, al tempo stesso, nuovi confini, volti ad escludere coloro che non sono in grado di capirla. L’obiettivo di questo progetto è di cercare di descrivere le caratteristiche lessicali e morfo-sintattiche dello sheng che lo contraddistinguono rispetto alle altre lingue presenti sul territorio e che ne fanno una varietà con particolari connotazioni sul piano comunicativo e di espressione dell’identità individuale e collettiva.

 

Experiential Constructions in Hindi: the encoding of Sensations, Perceptions and Cognitions

This research project aims to provide an exhaustive analysis – both from a syntactic and a semantic point of view – of Hindī experiential constructions, which is currently lacking in the typological panorama. Hindī exhibits more than one construction for the encoding of experiential events: transitive patterns and intransitive ones (in particular, dative, genitive and allative constructions) can be used for the encoding of an experience in Hindī. My project focuses on the correlation between the high iconicity of this language (Malchukov 2005, 2015) and the variety of Hindī experiential constructions. Given the tendency of Hindī to use specific syntactic alignments on the basis of specific semantic properties (Montaut 2004, 2013), the analysis of Hindī experiential construction is quite interesting: the Experiencer being an argument with exceptionally variable semantic properties (Luraghi 2020: 38). The research will be carried out through the qualitative and quantitative analysis of a specifically collected corpus consisting of literary texts of the 19th century and it will follow the theoretical approach of the Cognitive Construction Grammar.

 

 

Strategie di comunicazione implicita nel discorso migratorio della stampa italiana

Il progetto di ricerca è volto all’analisi delle inferenze e dei dispositivi linguistici che le attivano in un corpus di articoli di quotidiani italiani sul tema delle migrazioni. In particolare, si ricostruiranno le intenzioni comunicative degli autori degli articoli rispetto a due dimensioni: i) le emozioni che il testo è in grado di suscitare nei destinatari; ii) la rappresentazione proposta per i soggetti coinvolti nelle notizie. La variazione dei risultati sarà osservata in relazione alle caratteristiche socio-demografiche dei lettori dei quotidiani e al posizionamento politico-ideologico delle diverse testate.

 

 

CROATPAS (Croatian Typed Predicate Argument Structures)

My research project revolves around the CROAtian Typed Predicate Argument Structures resource (CROATPAS), a digital corpus-derived collection of Croatian verb valency structures, whose argument slots have been manually annotated with a set of hierarchically organised semantic labels called Semantic Types.
Thanks to its Generative Lexicon approach, CROATPAS is tailored for encoding both verbal polysemy and metonymic shifts in verb arguments – just like its Italian sister resource T-PAS.
The project goals are to carry out research on the interaction between verbal polysemy and verb aspect on the basis of the annotated data, while exploring both the language teaching and computational applications of the resource.

CROATPAS (Croatian Typed Predicate Argument Structures)

Il mio progetto di dottorato ruota attorno alla risorsa CROATPAS (CROAtian Typed Predicate Argument Structures), un dizionario digitale di verbi croati, le cui entrate sono costituite da strutture argomentali annotate semanticamente per mezzo di una gerarchia di etichette chiamate Tipi Semantici.
Così come la risorsa italiana T-PAS, anche CROATPAS è basata su una metodologia lessicografica di tipo corpus-derived e sui principi del Lessico Generativo, che la rendono particolarmente adatta allo studio della polisemia verbale e dei fenomeni metonimici ricorrenti nelle strutture valenziali.
Oltre a studiare l’interazione tra aspetto e polisemia verbale sulla base dei dati raccolti, l’ambizione del progetto è quella di indagare le applicazioni glottodidattiche e computazionali della risorsa.
 

 

 

Ricezione e trasmissione dei Vangeli nell'Inghilterra medievale

Il progetto di ricerca si concentra sull’analisi delle modalità in cui il testo dei Vangeli venne trasmesso e tradotto nel contesto dell’Inghilterra medievale, a partire dalle diverse pratiche di traduzione fornite dai Vangeli in anglosassone e dalle Catholic Homilies di Ælfric of Eynsham, entrambi riconducibili al periodo della Riforma Benedettina in Inghilterra, fino ad arrivare all’opera in versi dell’Ormulum, attestabile intorno all’XII secolo (periodo della Conquista Normanna).
L’obiettivo principale è avviare una trattazione di tipo comparatistico, a cui verrà affiancata un’analisi di tipo filologico, linguistico e traduttologico, evidenziando le affinità e le differenze, riconducibili anche al diverso trattamento delle fonti nei vari testi, nonché al differente contesto storico e culturale da cui derivano. Particolare attenzione, infine, verrà posta nella descrizione delle differenze derivanti dall’evoluzione della lingua inglese, nel passaggio dall’Old English al Middle English.

The message of the Gospels in Medieval England: how it was received and trasmitted 

This project research aims at analysing the ways in which the text of the Gospels was passed down through the years and how it was translated in the context of vernacular medieval England; three attestations will be taken into consideration: the Anglo-Saxon version of the Gospels, the Catholic Homilies by Ælfric of Eynsham, both belonging to the period of the Benedictine Reform in Early Medieval England (10th century) and the long work written in verse known as Ormulum, belonging to the period of Norman Conquest (11th century).
The main goal is to produce a comparative analysis, including the study of the translations from a philological point of view, to underline similarities and differences between the texts, in the use of the sources and in the influence of the social context in which the three of them were produced. Lastly, special attention will be given to the analysis of the linguistic features of the works, especially to the development of the English language, from the period of Old English to that of Middle English.  
 

 

 

I segnali funzionali: (inter)soggettività e persuasione nel discorso politico

Questo progetto di ricerca propone lo studio dei segnali funzionali utilizzati nel discorso politico italiano da un punto di vista pragmatico e psicologico.
Per quanto riguarda la prospettiva pragmatica, si indagherà in quale modo i segnali funzionali contribuiscono a esprimere la sfera (inter)soggettiva dei parlanti – nel nostro caso i politici – e a veicolare contenuti impliciti, cruciali sul piano perlocutivo. Dal punto di vista psicologico si analizzerà la percezione che il pubblico ha dei discorsi oggetto di analisi, con l’obiettivo di rilevare se, e in quale misura, l’impiego di segnali funzionali concorre a dare un’immagine più credibile e affidabile del parlante, nonché a creare effetti persuasivi nell’uditorio rispetto a determinate tematiche.

XXXV Ciclo